Studio Almeg x “AutonoMIAMO”

Lo Studio Almeg è stato autore del progetto “AutonoMIAMO”, sostenuto dal PNRR, per la rifunzionalizzazione di un immobile destinato a persone con disabilità. Eseguito per la Cooperativa Centro Puzzle di Torino, l’obiettivo era la costruzione di un percorso di autonomia per persone con fragilità nel quartiere di Mirafiori Nord. L’architetto Alovisi si è occupato degli interventi per la riqualificazione dei locali per l’appartamento di 260 mq al secondo piano dell’edificio di via Cimabue 2, per una capienza di sei persone. L’architetto Marta Mazzarino invece ha curato la parte relativa agli interni: dall’arredo alla decorazione, dalle finiture alla scelta dei colori.

La visione proposta dallo Studio Almeg per la creazione di un “Gruppo Appartamento per disabili” va al di là della semplice ristrutturazione degli spazi: l’ideazione di un percorso cromatico per gli inquilini ha rappresentato l’occasione per vivere in un ambiente innovativo, ma allo stesso tempo familiare e accogliente. L’intervento ha permesso di creare una migliore qualità dell’abitabilità dell’edificio, riqualificando i locali esistenti mediante interventi di tipo impiantistico e manutentivo. Il concept architettonico complessivo ha previsto di mantenere la tipologia distributiva attuale senza introdurre stravolgimenti eccessivi.  

Il “Gruppo Appartamento” è all’interno di un immobile anni 90 che fa parte di un aggregato più ampio a specifico carattere pubblico finalizzato al servizio di persone con fragilità. Grazie ad un approfondito studio dell’arch. Alovisi si è definito un progetto più sostenibile dal punto di vista ambientale che ha previsto l’installazione di pannelli fotovoltaici da 6 kw con inverter in copertura per la produzione di energia elettrica e di un sistema ibrido per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento/raffrescamento – il tutto reso possibile grazie all’integrazione di fonti di energia rinnovabile. Il contenimento dei consumi energetici si è focalizzato sugli interventi nei sistemi idraulici (per le apparecchiature sanitarie) e elettrico. Il piano ha previsto un efficientamento energetico anche per le cassette dei wc, che sono state predisposte per la modalità “risparmio acqua”, oltre a migliorare gli aspetti domotici della progettazione impiantistica elettrica con sensori di presenza – per evitare inutili costi.

Le sei unità abitative distribuite dal connettivo centrale sono state rese indipendenti e connesse attraverso lo spazio centrale del corridoio.

Il linguaggio architettonico dell’arch. Mazzarino ha giocato sulle scelte delle finiture (pavimenti, arredi, pareti) e delle attrezzature impiantistiche, per ottenere il maggior comfort ambientale, visivo, acustico e tattile degli abitanti. Nelle sei unità è stata mantenuta l’attuale conformazione degli spazi abitativi (bi/monolocale) così da consentire una differenziazione tipologica accentuata dalla personalizzazione dei colori delle pareti. La progettazione esecutiva degli arredi è stata orientata per garantire la massima accessibilità, con finiture morbide e arrotondate senza spigoli vivi, utilizzando sistemi in grado di essere usufruiti anche da persone con fragilità tattili. Il progetto della decorazione interna delle pareti è stato studiato per mitigare gli effetti di ambienti lunghi e anonimi come il corridoio, decorato con una palette di colori caldi e rilassanti. Le unità abitative sono state ideate con tonalità mai fredde, per poter influenzare positivamente gli stati d’animo dei residenti. Gli arredi sono stati concepiti per essere facilmente accessibili dalle persone in carrozzella, in moda da poter svolgere il più possibile in autonomia le azioni giornaliere; lo stesso è stato fatto per quanto riguarda la dotazione informatica, studiata per essere a supporto della piena autonomia della persona.